Chi era Flo Steinberg, l’eroina dietro le quinte della Marvel negli anni ’60
Martin Goodman, Stan Lee, Jack Kirby, Steve Ditko, John Romita, Don Heck, Bill Everett, Wally Wood, i fratelli Buscema… quando si nomina chi reso grande la Marvel negli anni ’60 i nomi sono ovviamente sempre questi.
Eppure c’è un’altra figura, che non fece parte del comparto artistico, ma che ebbe ugualmente un ruolo importantissimo nel boom della Casa delle Idee oltre 60 anni fa, una figura nell’ombra, che però i suoi colleghi non hanno mai mancato di omaggiare per il suo immenso lavoro: Florence “Flo” Steinberg.

Nata a Boston nel 1939, la Steinberg si trasferì a New York a 24 anni, nel 1963, iniziando a lavorare per la Marvel nel marzo dello stesso anno. Ai tempi lo staff della Marvel era fatto quasi interamente di freelance, ad eccezione di Stan Lee, che cercava una “ragazza venerdì” da mettere in redazione.
Le “friday girl” sono l’equivalente femminile di “friday man”, un’espressione che indica un braccio destro, un factotum per i compiti più disparati (avete presente l’IA dell’armatura che Iron Man usa nel MCU dopo Jarvis? Beh, si chiama “Friday” per questo motivo), e Lee vide nella Steinberg la figura più adatta.

La ragazza alla Marvel divenne presto una figura irrinunciabile: faceva da segretaria, aiutava gli artisti a rispettare le scadenze, spediva le storie al Comics Code Authority, gestiva i rapporti coi fan-club, presenziava alle fiere di fumetti pur non essendo parte del comparto artistico, e faceva persino fare dei mini tour negli uffici della Marvel a tutti i bambini che arrivavano nella speranza di conoscere gli autori delle storie.
L’instancabile lavoro della Steinberg gli valse il soprannome di “Fabulous Flo”, con gli artisti della Marvel non mancarono di inserire nelle loro storie dei piccoli omaggi alla ragazza, anche dopo la sua dipartita dalla Marvel: il più celebre è indubbiamente il What If dove i Fantastici 4 di un universo alternativo erano modellati sulle fattezze dello staff Marvel, con la Ragazza Invisibile a cui furono date proprio le sembianze della Steinberg.

Stando a molti, persino il personaggio di Betty Brant, la storica segretaria del Daily Bugle, avrebbe beneficiato della popolarità della Steinberg. Betty Brant fu creata più o meno nel periodo in cui “Fabulous” Flo approdò alla Marvel, dunque la creazione del personaggio non fu una sua ispirazione diretta, ma è probabile che il sempre maggior spazio riservato a Betty Brant riflettesse direttamente l’ascesa della Steinberg.
Nei primi numeri infatti, Betty Brant è un personaggio marginale che appare sullo sfondo e che recita pochissime battute, e solo col passare dei mesi guadagnerà sempre più spazio fino a diventare il primo interesse amoroso di Peter Parker. Inoltre Betty Brant era la segretaria di J. Jonah Jameson, e non è un segreto che Lee avesse creato il personaggio di Jameson come una sorta di auto-parodia. A rafforzare l’ipotesi c’è anche il cambio di capelli che Betty compie dopo qualche numero, decisamente più simili al taglio della Steinberg.

Col passare degli anni la quantità di lavoro aumentò sempre più, e “Fabulous” Flo di conseguenza chiese un aumento. Non erano tempi felici per i salari femminili, figuriamoci in un’industria -quella del fumetto – ancora prettamente maschile, e l’aumento le fu negato, così la ragazza decise di andarsene dalla Marvel nel 1968.
Robin Green, giornalista che la sostituì alla Marvel, scrisse su Rolling Stone che la Steinberg era “un’istituzione quanto Stan Lee stesso”.
Dopo essersi presa una piccola pausa dal mondo del fumetto, la Steinberg tornò ad occuparsi della Nona Arte a San Francisco, soprattutto nel mondo del fumetto undergorund. Le amicizie strette negli anni, unite all’enorme stima di cui godeva, fecero sì che a supportare i suoi progetti ci fossero nomi importanti come quelli di Art Spiegelman, Al Williamson, Dennis O’Neil, Wally Wood, Neal Adams e Archie Goodwin, che abbassarono il loro solito salario per aiutare la Steinberg nel suo progetto del 1975 chiamato Big Apple Comix, considerato oggi uno dei più importanti fumetti indipendenti di sempre.

“Fabulous” Flo tornò a lavorare per la Marvel negli anni ’90 come part-time, svolgendo il suo ruolo di revisione fino alla sua morte, avvenuta a 78 anni il 23 luglio 2017.